Affidarca

19 Aprile 2015

Presenti: DAVIDE, CLARA, TIZIANA, ANDREA , SIMONA, ANNARITA, CARLO, EVELINA, LUCIANO, SUSANNA

I presenti, dopo una breve presentazione per Susanna, che è la prima volta che partecipa ai nostri incontri, iniziano a discutere dei seguenti punti:

  1. INCONTRI SERALI CPF: visto che da quando abbiamo iniziato a trovarci per nostro conto, le riunioni presso il CPF hanno avuto un importante decremento di presenze, riteniamo opportuno spiegare al CPF i motivi che ci hanno spinto a riunirci. Vorremmo evitare che Silvana e Fabiana cerchino delle spiegazioni che sono poco aderenti al vero motivo per cui abbiamo deciso di trovarci. Vorremmo essere chiari anche per dare al CPF un segnale su ciò che non ha funzionato e che continua a non funzionare nei servizi. Il problema principale è rintracciabile nel senso di inefficacia e dello svuotamento di senso di queste riunioni (qual è il mandato, il senso di queste riunioni? perché le facciamo? Titti ricorda che c’è stato un momento in cui, anni fa, mancando Daria, avevano pensato di fare degli incontri formativi sui generis ma di cui si avvertiva il senso progettuale). Nel CPF e nel servizio c’è un’analisi e un pensiero difensivo che è poco aderente alla realtà e che potrebbe condurre a dei malintesi. Quindi è meglio essere chiari, nel senso che altrimenti il servizio tende a non mettere in gioco se stesso come elemento da analizzare e da discutere: se c’è un problema nell’affido a Parma, l’origine secondo i servizi è da riscontrare nella natura poco accogliente della città o nel numero esiguo delle famiglie interessate. Per noi, entrambi i dati non sono veri: non avvertiamo questo senso di mancanza di accoglienza nel territorio e conosciamo molte famiglie che hanno fatto corsi e che non sono mai state chiamate per un affido. A questo proposito ricordiamo che inizieremo ad essere presenti ai corsi per l’affido già da maggio con Clara e Davide che hanno dato la disponibilità, (per il corso di ottobre Tiziana e Marco hanno dato la loro disponibilità) proprio per capire quante famiglie siano presenti e per renderle maggiormente attive e informate. Decidiamo quindi che per la prossima riunione serale al CPF proveremo a chiarire con Silvana le nostre posizioni segnalando le criticità e cercando di indurre un cambiamento o di indurre almeno un pensiero di autocritica nei servizi, per evitare atteggiamenti di autocompiacimento e di autoreferenzialità che non hanno prodotto niente fino ad ora. Vorremmo arrivare alla prossima riunione carichi di proposte e segnalazioni propositive (per esempio il fatto che si sia creato un gruppo è anche grazie al loro lavoro, il fatto che spesso davanti a un problema relazionale con i servizi dopo pochi giorni i servizi magicamente si attivivano è grazie al lavoro di Silvana). In un secondo momento, aspettando il fatidico cambio organizzativo che doveva accadere il 1 aprile ed è stato rimandato a data da destinarsi, chiederemo un incontro con le alte sfere dei servizi per presentarci come gruppo. Questa potrebbe essere la sede giusta per portare le nostre civili rimostranze sulla percezione di inefficacia che abbiamo del servizio. Infatti, dopo il corso di Teatro dell’Oppresso con Roberto Mazzini (concluso a gennaio 2013) c’è stato un momento in cui sembrava che le cose potessero muoversi in una buona direzione, ma poi tutto si è bloccato rimanendo avvolto nell’autoreferenzialità del servizio. Per esempio il tavolo di pensiero, occasione importante da tutelare, dovrebbe essere seguito da azioni e interventi mirati e concreti.
  1. LOGO E NOME: tutti i presenti votano per AFFIDARCA (il precendente nome Affidondo è stato cambiato perché Affidarca ci è sembrato più idoneo al logo delle barchette di carta) con il logo delle barchette creato da Clara. Sarebbe importante arrivare all’incontro con le alte sfere dei servizi con logo e depliant (anche in PDF, stile Gruppoaffido) per presentarci. C’è qualcuno che se ne potrebbe occupare? Abbiamo un/a  grafico/a o qualcuno/a che sappia usare il computer a questo scopo?
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